Occhi chiusi .
Cammino ubriaca
nel
precipizio minimo
tra amore e follia
nelle strade di sempre ,
assordante silenzio ,
routine
consueta
di mutue solitudini ,
vite frante
di allegria muta .
Cerco la via ,
l’unica ,
di uscita
che mi salvi,
che ci salvi
nel sussurro
barocco
di fiori recisi ,
brunite
foglie
nell’anima persa
d’autunno.
Trovarsi ,
perdersi,
uniti,
dispersi ,
ancora ,
prosciugati
dalla vita
amara ,
senza
risposte ,
solo domande
e lacrime ,
frammenti
di quiete,
di noia
,
di pena tranquilla
e dannata ,
di morte
contenta
che mi porti
via
con
vento di maestrale ,
con l’onda impetuosa di piena .
Libera
mi
travolga ,
di sale
e sabbia,
di sogni
infiniti.
Nessun commento:
Posta un commento