lunedì 30 dicembre 2013

MANI






Mani congiunte
come una preghiera ,
mani serrate ,
estranee da me ,
tu che non sai
afferrarle,
scioglierle
nel nostro abbraccio   
indecente,
puro,
tu , puoi
fermarle,
accarezzarmi il viso ,    
slegare i nodi folli 
 di bimba,
buio oscuro
di donna e
cosa ,

screpolata
e vinta.
Tu,
puoi liberarmi?
 Le tue mani
tacciono ,
le tue mani
non dicono,
 io sfuggo
stanche mani
 e volo via ,
uccido la speranza.



mercoledì 25 dicembre 2013

STELLA






Dopo l’amore, il silenzio
 una carezza ,forse
     e dormire.
      Mi sento ferita ,
     non riesco
   a sognare
    tempi migliori  ,
    scivolo  dalle lenzuola 
  e guardo fuori ,
tempo d’avvento,
    aspetto
 la Redenzione  
   ma patisco
  il   Male
  le lacrime dei senza colpa ,
 infamia umana
  fuori , dentro i miei occhi .
Ho perduto la via ,
  il senso
 di noi ,
struggente malinconia
dell’enigma  svelato 
  pace, infine  ,
 armonia tra uomini  
abbandonati  .
 Scura è la notte,
gelida ,
senza sorriso,
sul puntale dorato
del Natale dei piccoli
metterò la mia Stella,
Stella di speranza,
Stella di fede,
Stella di attesa
per un amore
buono ,
che sciolga la pena,
il dolore di tutti
e che ci salvi.

mercoledì 18 dicembre 2013

FAME







Ritorno a casa,
deserta,
vuota .
Il caffè calma   
ma non sazia    
la fame d’altro , 
la fame in due .
In questa stanza    
c’è solo rabbia ,    
risposte mai ,
parole
matte .
Parlami,
o fuggi
e scivoli  via,
futili gioielli
di noia,
di resa,
di vita
non vita.
Ripetimi,
ancora,
qual è la salvezza ,
un varco
per noi,
riemerge dal fondo,
dall’acqua innocente,
abbaglia e
ci salva,
nei volti di sole
di giorni dorati.
Ma tu
non ci sei
e darmi non puoi
né pane
né aiuto.
E io
non lo so
se parto
o rimango.









  

domenica 15 dicembre 2013

INFINITO








La linea della cresta
  punta alla scogliera      
ripida della costa ,
   inverno d’oltremare
    di sassi, di ricordi
  di gracile dolore .
 M’inondo  nel sole
   mi distendo
 nuda ,
 nella pietra riarsa
  non sento paura ,
   timore
 né vergogna.
 In questo limbo 
  tra passato e futuro 
   riconosco l’istante.
 Solitaria
 canto
una nenia antica ,
 come perle d’azzurro
 infilo armonie 
 nella mia mente,
 anima inquieta  
  in fuga,
    cercando un altro mondo
  un altro viaggio
  un’altra vita
  dove vorrei perdersi  ,
   illudermi  ancora ,
ancorata
 d’ effimera
 presenza
  nel sogno,
onda
infinita .