La linea della cresta
punta alla scogliera
ripida della costa ,
inverno
d’oltremare
di sassi, di ricordi
di gracile
dolore .
M’inondo nel sole
mi distendo
nuda ,
nella pietra
riarsa
non sento
paura ,
timore
né vergogna.
In questo
limbo
tra passato e
futuro
riconosco l’istante.
Solitaria
canto
una nenia antica ,
come perle
d’azzurro
infilo armonie
nella mia mente,
anima inquieta
in fuga,
cercando un altro
mondo
un altro
viaggio
un’altra vita
dove vorrei
perdersi ,
illudermi
ancora ,
ancorata
d’ effimera
presenza
nel sogno,
onda
infinita .
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