Piove. Sopra e sotto. Sopra, Milano uggiosa di pioggia
autunnale, di esistenze precarie, di vita e di lavoro. Sotto, i miei pensieri poco
piacevoli delle notizie dei giornali, una spietata, e falsa, guerra morale ‘in
superficie’, grattando la crosta si vede l’ipocrisia spicciola scadente, da politica
di piccolo cabotaggio alla deriva, gridare
allo scandalo invece che tentare di costruire qualcosa di reale, che tenga nei
tempi insicuri di un’ Italia a scarto ridotto, leggo e mi viene da ridere, ridere amaro ma ridere, per non piangere…Non
entro nel merito della questione Cancellieri, non so niente di ingerenze
private nell’ambito pubblico e politico, il ministro mi sembra di polso, serve
lo Stato con dignità ed equilibro, super partes, come si dice, tra partiti
fluttuanti e intercambiabili come la
‘quattro stagioni’, non da mangiare, da azzannare, metaforicamente o no, l’uno contro l’altro. Quello che non mi
va giù è che se è ‘bianco’ è ‘bianco’ e ‘nero’ è ‘nero’, non viceversa, che gruppi e correntine politiche cambino
opinioni e schieramenti come cambia il tempo, se il ministro ha fatto bene o no
dipende dagli interessi di partito, mentre tutto è fermo, l’economia non
riparte , anche i ragazzi sognano di scappare via fuori da un Paese che non
riconoscono come loro, morto. Che si decidano, con chiarezza e senza coltelli. Un’altra
domanda : nel grigiume climatico e morale del momento, perché la notizia quasi
da favola bella , positiva dei ragazzi di S.Patrignano, che sono andati,
insieme ,uniti, a correre alla maratona di New York, una sconfitta podistica
che pare tanto una vittoria infinita, perché nei giornali ‘importanti’, l’hanno
spostata nelle ultime colonne, sacrificata alle solite beghe di soldi e di
potere? Domande senza risposta, come la pioggia di novembre, come noi, abituati
ad andare avanti, a sopportare, non a tacere.
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