Quando squadri
distratto la vita,
occhi svagati ,
cuore, che profuma d’altro ,
mano, di altre mani ,
ladro
d’amore ,
parli, e
sorridi,
distante ,
che sfiori me
e domini lei ,
lei ,che non c’è
ma è ,
impalpabile presenza ,
sul fiato spezzato,
dita febbrili
sul viso travolto,
convulso, su lei ,
di fuoco fatuo ,
di vero tradito
sull’uscio di casa ,
dono sgualcito
di rara
distanza.
Soffro
di futili baci ,
intreccio svuotato
di anime ,
e storia .
Ti sento
non mio.
Altre orme
mi portano oltre,
il respiro sospeso
cinge vividi fianchi,
e labbra, e sospiro e calore,
il dolore resiste ,
s’ acquieta
e si fonde
con tracce d’esistenza ,
di frammenti
divergenti.
Io vivo
nell’assenza,
nei giorni
che non sai ,
e che non avrai.
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