Il vento è ballerino,
scompiglia i miei capelli
di turbine e tempesta,
ballando sul mio cuore
come febbre riarsa ,
luce, al fortunale
di bocciolo ferito,
di lagrime di pioggia.
Sola cammino
tra gente di pietra,
lo specchio non riflette
l’anima, in trasparenza,
si abita distratti ,
o si muore, dimentichi.
Sul mio volto stanco
arriva inaspettato
L’incubo consueto,
l’amnesia tranquilla.
Tienimi la mano,
non aver paura
di abbracciarmi, ancora,
come da bambini ,
non lasciarmi andare
per la via, cercando
altri occhi, altri sorrisi ,
diversi desideri ,
identico dolore.
Stringimi, ti prego,
sussurrami l’amore ,
un battito continuo
di sangue e vita ,
ancora,
movenze tese
di respiri affannati,
sospesi tra noi ,
ed un unico cuore.
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