Vita di ospedale, mia madre mi ha chiesto una
saponetta e qualcosa per lavarsi, per decenza e perché nessuno, dico nessuno
che venga da lei e l’aiuti a mettersi a posto, arrivo io al pomeriggio e trovo
vestaglie da notte ,calzini usati sparsi qui e là sotto i letti e le
carrozzelle dei pazienti ( la sua non è
fissata bene e quindi pericolosa, gliel’ho detto ai pochissimi infermieri che ci sono , ma la carrozzella è
sempre qui , sempre rotta da due mesi e per l’eternità, temo…) Non dico niente
perché non c’è niente da dire ,raccolgo in un sacchetto le cose madide di
sudore per portarlo a casa e lavarlo, non protesto neanche quando osservo che il resto del pasto di mezzogiorno sta lì bel
bello fino alle cinque del pomeriggio, tra residui di garze e bicchieri di
plastica semi vuoti e che mia madre ha preso , non so da dove, un virus che dà
, diciamo, ‘la sciolta’, l’han curata , evviva, ma è rimasta ‘ingolfata’ di che cosa lo si sa , per tanto ,tanto
tempo, nonostante il campanellino rosso delle emergenze e le proteste delle
altre ‘compagne di sventura’. E sono scappata, per codardia o rabbia impotente,
cercando le saponette in un grande supermercato vicino a casa mia .Ero a piedi,
sono uscita dal tram sballottata da universitari imberbi e ‘single’ con trolley e Tablet perennemente
connessi, una diaspora quotidiana verso piatti pronti , insalatine monodose e lavoretti
‘partita iva’ , verso tempi migliori. Ho oltrepassato il grande parcheggio all’aperto
, distrattamente ho guardato le macchine parcheggiate fuori e ho pensato ‘però,
quanti camper che ci sono!’ Una piccola città, veramente ‘all’americana’, di
auto e roulotte, motorhome e piccoli camper , con le tendine e i pacchi di
bottiglie d’acqua allineati con ordine, fuori dalle porte di ‘casa’. Ho pensato
che fossero i fuori-sede della vicina università, una sessione d’esame o
qualche stage, poi ho visto i giocattoli per bambini, i panni stesi ad
asciugare ,l’estrema usura delle ruote dei camper e ho capito che esiste l’ ’altra’
città nella città , fatta di difficoltà , pudore e disagio per loro, nella
indifferenza più totale , crudele a chi non vede una via di fuga possibile ,
una liberazione sofferta e comunque
negata , senza riscatto. Tempo di Passione, ho pensato ,sì, lo so, sono
negativa, ma la ‘quaresima’ dura, da anni ormai e non ne vedo la fine , una
quaresima infinita di tutti noi, poveri
cristi .
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