Scivolo
via,
oscillante tra giudizio
e follia ,
frammenti di parole
scomode ,
esitante
svelo i miei occhi
dal tuo respiro,
reclino il capo
da scabre realtà ,
da favole false.
Dovrei,
non posso ,
vorrei,
e resto ,
legata da
libere
sbarre ,
fili
invisibili
di corpi
avvinghiati ,
amnesia
di istanti
distratti
di me,
di te,
lapsus
della nostra
memoria
assente,
di noi,
vaghi di vivere.
Muoio
con te,
e vivo
altrove,
immobile.
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