Di questa vita
contemplo
cerchi nell’acqua,
mutevoli ,
del mare
calmo,
di questo tempo
ondivago,
di sassi
dilavanti
dall’onda di marea
che sale,
d’azzurra
speranza ,
tra la battigia
e il vento di
maestrale.
Il sole mi
penetra,
mi asciuga
dentro, nell’anima,
accoccolata
tra le nasse
ed i gabbiani
in volo,
amo lo
schianto dell’onda ,
e cerco un
segno
che sveli il
confine,
tra cielo e
cielo.
Trovo
pietre,
e il mare ,
sempre uguale.
Io inseguo la
luce,
ma resto in
attesa,
e sempre in tempesta.
Nessun commento:
Posta un commento