Cammino sul
filo
trasparente
immagine di me,
pigra
del bene da comporre
non in
sintonia,
sfatta
creare in due
fantasie ormai
divergenti,
comporre in giorni
finiti
infiniti volti
di pupazzi rotti e rifatti
con mano
incerta.
Non sono
capace
di cantare la
nenia della pazienza,
pura senza
ipocrisie
da sola,
ogni sera ogni
luce,
sempre
finchè il buio
non ci separi.
Mi guardi, non
capisci,
è dura
tra noi
sviare lo
sguardo,
nudi non
capirci
e sopravvivere
alla deriva.
Dormi ora
sogniamo
insieme,
ma senza sogni.
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