Ho
schiacciato un insetto. Sono andata in bagno, ho visto che alla finestra c’era
un microscopico ragnetto, filiforme e quasi trasparente, stava lì, non faceva
niente, sono entrata a fare la pipì, l’ho notato e schiacciato, una cosa
normale. Poi mi sono vestita con cura, dovevo andare a lavorare, ho acceso il
gas per un caffè veloce, ho aperto la tv e ho sentito l’ennesimo sbarco di
immigrati, sfatti e senza volto, per me, distratta per un carico di impegni e difficoltà
quotidiane, non per loro, centinaia di anime dolorose, senza dignità, senza
niente, per chi resiste spera di vivere, almeno, e una vita migliore. Ho bevuto
il caffè, amaro tossico, e mi sono sentita in colpa, per il ragnetto innocente e
per gli uomini alla tv, quasi affogati in mezzo al mare, ci vado sempre in
vacanza, mi rilasso e non ci penso ai piccoli corpi di bambini, di donne gonfie
d’acqua al porto di Lampedusa, alle vedette della Guardia Costiera che frugano
chi ancora c’è, nudo ma vivo, nella Isola dei Conigli, ha la villa anche
Baglioni, canta bene, devo ricordarmi di prendere l’ultimo cd… Lavo la tazzina, esco
di strada tra il traffico feroce, anch’io microscopico insetto senz’anima tra la folla di sempre….
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