Sissi era una bella bimba, occhioni azzurri e viso
di perla, un frugolotto biondo mignon, da mangiare di baci da tutto il
parentame, zie comprese, non parlava ancora, ma capire sì, con facce buffe e strane,
un rompicapo complicato da parte di genitori imbranati , indaffarati tra mille
impegni e difficoltà quotidiane .’Oh, tesoro, ha fame !’ quando lei voleva
giocare, ‘che occhi da nanna ’, la
mettevano nella sua copertina, Sissi restava lì a fissare il lampadario con le
ochette e i Puffi colorati, voleva
rotolare fuori ad annusare il mondo, ‘sniffare’ cose per lei’ ‘straniere’ e interessanti,
cassetti ,scatoline colorate e bizzarre,
ma era legata dalle pesanti sbarre rosa confetto del lettino confinata , o
quasi, a vita. Nelle giornate di sole, usciva
con la sua mamma che le metteva sù un cappottino a pois e un cappellino giallo canarino che
odiava da matti, però non poteva dire ‘no’, era un cosino così, farfugliava a
gran voce il suo dissenso e la mammetta contenta ‘ ti piace ,eh, sei proprio un
‘bisciù’, cuore mio!’ oh, che rabbia ! Così crebbe un poco disturbata, tutte le
volte che poteva dire ‘no’ , diceva ‘si’ – un caso ‘psico ‘,veramente! – a
scuola , ‘Una studentessa modello,
studia , non rompe…’, al primo impiego ‘Lega
con i colleghi, non dice niente delle piccole
beghe di lavoro, sa, siamo una grande famiglia !’ Sì, diceva sempre sì, Sissi
impalmò anche un bell’ometto piccolo, tondo e pallido, piaceva tanto a tutti
tranne che a lei, annuiva sorridendo
alle tontolate che diceva e diventava grigina e quasi filiforme, fossilizzati i
pensieri , cristallizzato l’agire, la
volontà atrofizzata moriva senza sogni. Una sera, una sera ‘sì’ come tante, ‘facciamo la pasta, vero? C’è un film da
ridere, lo vediamo, dai’, Sissi guardò per la prima volta la faccia del pacioso
marito, vide l’abisso di quieta
disperazione che si agitava in lei e
alla sua domanda scontata ‘Ma tu, cara, dimmi, sei felice?’ sentì pian piano
salire l’onda di marea fragorosa, strabordante e senza limiti di una piccola,
grande parola, disse ‘No!!!’ E travolse
tutto, casa, famiglia, doveri, obblighi, cortesie e menzogne, sbaragliò false
ipocrisie e ovvietà scontate , si ritrovò alla deriva ma viva , come faceva da
bambina cominciò a dar nomi alle cose, a
dire ‘si’ o ‘no’ nel bene e nel male ,
ad essere ‘sua’, semplicemente se stessa .
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