夢 sogni 夢
racconti,poesie,fotografie e tanto, tanto altro...
venerdì 15 febbraio 2019
C'e' Tempo
Svegliarsi all'improvviso,
che ore sono?
Non so.
Alzarsi,
alla cieca
vedere,
sentire,
respirare
il suo volto,
distratto
dal sogno,
lontano da me,
c'è tempo.
Tempo
e abiti per bene
già preparati,
tempo
e ricordi
ormai dimenticati,
tempo
e memorie
da ricominciare,
non da noi.
Fuga
non è,
ma Viaggio.
martedì 24 luglio 2018
Ennui
Sole,
nell'ombra
di
timide
rose,
è
così
la
fragile
felicità
d'
amore,
d'illusione,
nel
miraggio
al
calar della sera.
O forse è
Ennui,
noia
d'
esistere,
oblio
di
piegarsi
senza
cedere,
e nell'incanto
perdersi.
Forse
è
così,
l'amore.
mercoledì 11 luglio 2018
Compagni Di Niente
Ora
d'aria, bar o prigione metaforica non importa, ho bisogno di staccare
psicologicamente il 'non lavoro' che amo ma che mi consuma in anima e
coraggio, non so se fuori ci sia il sole, la pioggia , la vita che mi
aspetta paziente, fuggevole ombra furtiva dimentica d'istanti, di
amori svagati, di tempo, il mio Tempo che vola via, ridendo...
Basta,
caffè ed indecifrabile folla, che mi consumi d' irragionevolezza,
adoro gente desolatamente sola, impudente digita schegge di memoria
digitale per non sentire il vuoto assoluto di una vita miseramente
normale, ecco , sono isole. Sole.
Ed
io non sono da meno, seduto al tavolino con il cell il mano, però ho
una scusante, un conoscente mi diceva che un amico della mia vecchia
scuola non sta bene, l' Omino delle Facce mi sorride e si apre un
mondo virtuale, falso come non mai ma lo sanno tutti, la regola del
gioco è questa e sia, giochiamo , nella nave che affonda.
Profilo, trovato, sta bene, invecchiato , ma manda week end al mare, cene con emeriti sconosciuti, n.n., nulla da dichiarare insomma, vediamo gli altri amici del Liceo, anzi, ex -amici....
Profilo, trovato, sta bene, invecchiato , ma manda week end al mare, cene con emeriti sconosciuti, n.n., nulla da dichiarare insomma, vediamo gli altri amici del Liceo, anzi, ex -amici....
Come
volevasi dimostrare, non sanno nulla di me , della mia vita, ma mi
hanno inondato di notizie d'arte e di cultura, d'improbabile verità
, ecco, mi hanno riempito di pustole multicolori, vivaddio, meglio
scappare via, ai pochi amici strepelati che ho, li tengo non stretti,
strettissimi , alla mia vita, unica e sola che ho ma a me piace, e
stop.
''Compagno
di scuola , compagno di niente,
ti
sei salvato dal fumo delle barricate?
Compagno
di scuola, compagno per niente,
ti
sei salvato o sei entrato in banca pure tu?'
Vero,
dannatamente.
giovedì 14 giugno 2018
καλησπέρα
Dove
sei?
Nel
mare profondo,
nella
notte
del
pianto.
cosa
fai?
Aspetto
un dolore,
attendo
un
amore.
dentro
Noi
bramiamo
nel Blu,
sogniamo
le
Stelle.
giovedì 31 maggio 2018
La Locanda del Matto
Un
sorriso e via, fuggiva furtivo come un uomo che non si volta, mai,
non aveva casa, riparo, un giaciglio bastava, rifugio per la notte,
lunga, senza difese, non passava mai, meglio un bicchiere di vino
novello alla locanda sul fiume e contar storie, sogno o realtà
nessuno lo sapeva, neanche lui, candido bambino disarmato dalla vita
bastarda, anima polverosa per mille identità stropicciate , maschera
in gioco, ormai, dolente.
Un
piatto fumante , in cambio il Matto - il suo nome era per tutti,
anche per lui - riparava sedie zoppicanti, assi che non tenevano più,
come la sua ballerina esistenza, s'ingegnava e creava splendide
meraviglie, la creatività era cara a chi non sperava più, il Matto
accarezzava gli oggetti plasmati con tenerezza ma distoglieva lo
sguardo , riannodava i fili di bislacchi, stralunati racconti ed
incominciava a narrare la sua favola d'amore e di follia, di
lei,Zaira.
Zingara
e selvaggia, libera chioma in anima libera, Zaira viveva solitaria
nel vecchio barcone sul fiume ; lei cantava ai merli acquaioli ,
bisbigliava alle fate, c'erano, ne era sicura, arcane abitavano nei
meandri della corrente e le facevano dono della magia, pozioni
incantate per la vita , non per la morte, Zaira maliarda, o donna ,
semplicemente.
E
s'innamorò del Matto, timido , schivo ma audace per lei, baci come
diamanti, umide gocce di memoria e di salvezza nella luce impalpabile
del vespro , erano notte e fulgore, diaspro evanescente di mille
aurore , di mille ardori.
Ma
una sera , una triste sera, Zaira scivolò tra i ciottoli infidi del
torrente, annaspò e cadde senza un lamento.
Il
Matto la vide e subito entrò nelle onde traditrici con disperato
tormento, almeno salvarla, pensava, fragile afferrarla e tenerla a
se', temerario poeta che era, ma un dio nemico aveva deciso per lei e
Zaira la zingara sprofondò nei flutti dell'immenso dolore senza pena
, senza vergogna, senza colpa.
E
così il Matto, pazzo davvero, vedeva l'amor suo perduto ovunque, tra
i bisbigli delle foglie al tramonto , sulle perle d' azzurra rugiada
, nella luce dell'aurora desiderava il suo viso e sorrideva,
dimentico.
E
il Matto sta lì, ancora, alla locanda vicino al fiume, a chi passa e
va, distratto, vino, maledizione o magia , dicendo senza fine 'Tu ci
sei e sempre ci sarai, Zaira. Fata , mia fata , aspettami .
Ci
incontreremo nel sogno'.
giovedì 24 maggio 2018
sabato 19 maggio 2018
Nuvole Su Noi
Eppure,
guardando
le
nuvole
su noi,
scopriremo
che
tutto
è
Meraviglia,
sorriso,
dove
prima
era
Buio,
Speranza.
E
sogneremo
forse,
Amore,
tra
Stelle
infinite.
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