venerdì 8 novembre 2013

QUALE AMORE






Tu
che mi guardi,
tu
che mi sfiori,
tu
che mi prendi
e te ne vai,
tu come tanti .
Io
metto in tasca
cose in più
vita in meno ,
obbediente lego il  fermaglio
tra capelli innocenti,
dura bambina fragile,
sola
in mille solitudini,
vincoli di sangue e d’interesse
non d’amore.
Mi siedo  nel mio banco,
attenta,
estranea,
docile studio
divergenti  lezioni
dell’esistenza,
amara
donna di domani.

lunedì 4 novembre 2013

WHY NOT!




Piove. Sopra e sotto. Sopra, Milano uggiosa di pioggia autunnale, di esistenze precarie, di vita e di lavoro. Sotto, i miei pensieri poco piacevoli delle notizie dei giornali, una spietata, e falsa, guerra morale ‘in superficie’, grattando la crosta si vede l’ipocrisia spicciola scadente, da politica di piccolo cabotaggio  alla deriva, gridare allo scandalo invece che tentare di costruire qualcosa di reale, che tenga nei tempi insicuri di un’ Italia a scarto ridotto, leggo e mi viene da ridere,  ridere amaro ma ridere, per non piangere…Non entro nel merito della questione Cancellieri, non so niente di ingerenze private nell’ambito pubblico e politico, il ministro mi sembra di polso, serve lo Stato con dignità ed equilibro, super partes, come si dice, tra partiti fluttuanti e intercambiabili  come la ‘quattro stagioni’, non da mangiare, da azzannare, metaforicamente  o no, l’uno contro l’altro. Quello che non mi va giù è che se è ‘bianco’ è ‘bianco’ e ‘nero’ è ‘nero’, non viceversa,  che gruppi e correntine politiche cambino opinioni e schieramenti come cambia il tempo, se il ministro ha fatto bene o no dipende dagli interessi di partito, mentre tutto è fermo, l’economia non riparte , anche i ragazzi sognano di scappare via fuori da un Paese che non riconoscono come loro, morto. Che si decidano, con chiarezza e senza coltelli. Un’altra domanda : nel grigiume climatico e morale del momento, perché la notizia quasi da favola bella , positiva dei ragazzi di S.Patrignano, che sono andati, insieme ,uniti, a correre alla maratona di New York, una sconfitta podistica che pare tanto una vittoria infinita, perché nei giornali ‘importanti’, l’hanno spostata nelle ultime colonne, sacrificata alle solite beghe di soldi e di potere? Domande senza risposta, come la pioggia di novembre, come noi, abituati ad andare avanti, a sopportare, non a tacere.