martedì 3 dicembre 2013

VIA DI FUGA


 

 
  Respiro sospesa
 l’aria fredda di Milano
dopo l’ora di punta
 vuota di gente,
   densa di storie  
  non vissute
  e perse.

  Aspetto  
   all’angolo di una strada ,
  la luce dei lampioni
 socchiudere le ciglia ,                  
  il cigolio  dei  tram
  schizzare via
  lontano ,
  da dove
  io non lo so,
  e aspetto
  ancora
  la città che va,
  che corre veloce,
  anime trasparenti,
  diaspora e ritorno
  senza fine,
  la vita in prestito  ,
   e arrivare  al bersaglio
   svuotati .
   Io mi sento 
 spezzata   
  di gesti , di parole ,
  di memoria  .
  Sogno, nel sogno.
 Mi  disegno
  bimba sicura
e fragile,
con lei
che amo,
con lei
che odio, 
con me
che sempre ritorno
a lei,
vinta.

La nebbia sale,
sommerge i ricordi,
illumina l’istante
cancella la rabbia
 della vita che non c’è,
del futuro che non sarà,
di ora, che mi spaventa.
         
 
Le luci  esplodono
in  Galleria vicino al  Duomo,
ai quattro cardini del Mondo .
Tranquilla
aspetto,
sposto i capelli  sottili
 dalla cannula della flebo ,
 e non riesco a trovare 
 una via di fuga ,
 unica ,sola ,   
 che   
 salve
ci porti,
sorridendo,
 a casa.

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