martedì 3 giugno 2014

IMMOBILE







Scivolo
via,
oscillante tra giudizio 
e follia  ,  
frammenti di parole
scomode ,
esitante
svelo i miei occhi
dal tuo respiro,
 reclino il capo    
da scabre realtà , 
da favole false.  
 Dovrei,
 non posso ,
 vorrei, 
 e resto ,
 legata da libere
 sbarre ,
 fili invisibili        
di corpi
avvinghiati ,      
amnesia
di istanti
distratti
di me,
di te,
 lapsus
della nostra
memoria
assente,
di noi,
vaghi di vivere.
Muoio
con te,
e vivo
altrove,
immobile.






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